Marco A.
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Cari Conterranei
questa società, che in modo indecoroso amministra la cosa pubblica, per conto dello stato, pare essere in grado solo di gestire le bollette, sempre più care, a fronte di un servizio che, è proprio il caso di dirlo, fa acqua acqua da tutte le parti.
Sono anni che la rete idrica gestita dai suddetti fa sempre più schifo, con la provincia di Chieti, punultima in Abruzzo, e l'Abruzzo che è al penultimo posto per efficienza nel trasporto di acqua, con perdite che rappresentano oltre il 65% del volumeto totale; ripeto, per essere più chiari, ogni 3 litri presi alla fonte, 2 se ne perdono per strada (dati istat).
A una mia PEC di protesta, sono stati solo in grado di rispondermi che in caso di citazione in giudizio, si difenderanno legalmente, e non hanno minimamente accennato a uno sforzo per risolvere il problema, ben forti di una posizione di quasi intoccabilità.
Chiaramente io personalmente, stanco di una situazione idrica degna della colonia eritrea, procederò personalmente e legalmente attraverso il servizio di conciliazione ARERA, e successivamente con citazione in giudizio presso un giudice di pace, oltre a muovermi per vie politiche affinché questa "azienda" faccia, o inizi quantomeno a pensare di fare, il suo lavoro, lautamente pagati da tutti noi.
Ovviamente non sono nato con l'anello al naso, e so che da solo non andrò molto lontano. Vi chiedo pertanto di fare squadra, di procedere tutti quanti insieme, se non altro per i passaggi gratuiti che ci si prospettano davanti; inviate una PEC o una raccomandata, saranno costretti a rispondere, e procedete tutti, a distanza di 50 giorni, con il servizio messo a disposizione da ARERA; saranno costretti a presentarsi e a difendersi non solo da noi, ma anche dare una risposta decente davanti a un ente che dovrebbe essere garante di un paese civilizzato; se non altro dovranno scomodarsi un ora per ognuno di noi, e guadagnarsi quell'ora di lavoro.
Poi ognuno potrà procederè, se ne avrà le forze economiche e mentali, per via giudiziale, e potremo magari formarci, fare raccolte firme, e fare degli esposti, affinché venga rimossa questa, o vengano almeno fatte delle pressioni in modo da garantire un servizio idrico decente.
Il discorso della siccità è una pura presa in giro; vi risulta che nelle regioni vicine, con stessa situazione climatica e idrogeolocica, ci sia una situazione del genere? pensate veramente che in Umbria, nel Lazio, nelle Marche, in Puglia o anche in Campania tolgano l'acqua per 10-12-14-16 ore al giorno pensate veramente che sia colpa della pioggia e non di quel 65% di perdite
Cerchiamo di coordinarci, se non altro per rispetto dei nostri nonni e bisnonni, che quella rete idrica la hanno costruita e pensata per durare 100 anni. Stare sui social o in strada a sbraitare non serve a nulla, come non servono a nulla gli articoli su "il centro"; è necessaria un'azione mirata, precisa, con le strade previste dai nostri codici giuridici.
Confido un po' nel vostro orgoglio e in un po' della vostra buona volontà nel procedere come vi ho indicato. Se invece non prenderete sul serio queste parole, ci aspetteranno tempi duri: la crisi idrica è destinata a peggiorare, avremo sempre meno acqua in orari sempre più impossibili, il turismo sarà impensabile così come la semplice residenza e domicilio, ci sarà una desertificazione delle attività del terziario e una vita sempre più difficile, con soldi pubblici e privati che verranno indirizzati altrove, sia all'estero che in regioni limitrofe… la situazione della provincia agrigentina vi sia da monito. Il singolo, tra cui io stesso, avrà la possibilità di andarsene altrove, ma di certo si porterà dietro il ricordo di una regione arretrata e invivibile, con tanti e tanti problemi, tra cui il più importante per la vita: la mancanza di acqua!! In una regione considerata il polmone verde d'europa fa già ridere così
spero di ricevere risposte costruttive
AD MAIORA
